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RITORNO ALLE ORIGINI

L’Italia affonda le proprie radici nel cattolicesimo e non sorprenderà, dunque, che il turismo religioso/spirituale sia e rimanga una forte motivazione di viaggio ed esperienze culturali lungo tutta la penisola.

Negli ultimi anni, nonostante o forse anche a seguito dell’impatto della pandemia, il turismo religioso/spirituale ha trovato nuova linfa, con un numero sempre maggiore di persone che si recano nei luoghi sacri.

Se tradizione, storia e cultura caratterizzano da sempre l’Italia, il periodo pandemico ha ingenerato nel turista una nuova propensione ed interesse verso luoghi fuori dalle rotte tradizionali del turismo di massa, un bisogno di scoperta che si è rivolto anche ai tanti luoghi sacri e spirituali meno conosciuti e frequentati che contraddistinguono il nostro Paese.

In questo scenario, il profilo del turista religioso continua a caratterizzarsi per alcuni elementi specifici:

  • sceglie la meta della vacanza spesso sulla base del passaparola (37,5%);
  • abbraccia tutte le generazioni, con la generazione X (30,3%) e la generazione Y (30,2%) che sopravanzano di poco la generazione dei baby boomers (25,2%);
  • viaggia in compagnia del partner (49,5%), in particolare il turista religioso italiano;
  • è significativa la quota di quanti, sia italiani che stranieri, scelgono di viaggiare da soli (8,8%), alla ricerca di un significato più intimo dell’esperienza;
  • estremamente significativa è poi la quota dei turisti di ritorno (il 64,4%), caratteristica che fa del turismo religioso un asset importante, in quanto flusso costante di presenze che trascende la stagionalità tipica della maggior parte delle destinazioni.

Appare in linea con le altre tipologie di turismo il dato che vede i turisti stranieri provenire in maggioranza da Germania (27,7%), Austria (16,9%) e Francia (9,3%); mentre i turisti religiosi italiani provengono più spesso dall’Abruzzo (12,5%), dalla Puglia (9,7%) e dalle Marche (9,3%).

Non sorprende, infine, che esista un forte legame tra il turismo religioso e quello artistico-culturale, declinato nella visita di musei, monumenti, aree archeologiche e centri storici delle nostre città; ma non è da sottovalutare nemmeno la motivazione che vede associare la voglia di ricongiungersi con amici e parenti e quindi la propria comunità d’origine a quella della dimensione più intima e spirituale.

 

 

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