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2019: L’ANNO DELL’EFFETTO GRETA SUL NOSTRO TURISMO VERDE

Scelto da molti perché consente di staccare dalla routine quotidiana e allontanarsi dal caos cittadino, nel 2019 il turismo naturalistico ha rappresentato la principale motivazione di viaggio dei turisti in Italia (32,1%) ed è, ad oggi, una delle tipologie di turismo più importanti. Un turismo all’aria aperta, in luoghi dove poter stare a stretto contatto con la natura vede, oggi, crescere i numeri di viaggiatori che hanno sviluppato una maggiore sensibilità green ed eco-friendly.
Attratti dalle nostre meraviglie naturalistiche, dalle Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità ai chilometri di litorale che si dipana da Nord a Sud, i viaggiatori nazionali e internazionali interessati al prodotto natura sono stati prevalentemente giovani: le Generazioni X e Y compongono, assieme, oltre il 75% del totale di questa tipologia di viaggiatori, seguiti dai Baby Boomers (15,6%).

È la Germania, con il suo 21,7%, è ancora una volta, in cima alla vetta, anche riguardo il numero dei viaggiatori green che provengono dall’estero; a distanza seguono la Francia (16,6%) e l’Austria (10,7%) mentre gli italiani che prediligono questa tipologia di turismo arrivano soprattutto dalla Lombardia (14,0%), dall’Emilia-Romagna (10,9%), dal Lazio (10,5%) e dal Veneto (10,3%).

Diverso il grado di istruzione tra italiani e stranieri dove i primi sono per lo più diplomati (66,3% vs 55,6% degli stranieri) e i secondi si distinguono per un numero più alto di laureati (37,7% vs 25,0% degli italiani).

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Ottobre, 2020

Per scegliere la meta ideale, quasi 4 turisti su 10 (39,4%) si è affidato al consiglio di amici e parenti, il 35,2% ricorre a Internet con un’ovvia prevalenza di stranieri (43,1%) mentre gli italiani, che giocano in casa e hanno più occasioni di visitare più volte una località, hanno viaggiato come repeaters (37,4% rispetto al 32,0% della media nazionale).

Oltre la metà dei turisti ha cercato informazioni prima della partenza, in particolare su dove dormire (43,6%), dove mangiare (31,9%), cosa visitare (31,8%), monumenti/musei + eventi (27,3%) e escursioni (21,0%).

A fronte del fatto che solo 3 turisti su 10 (sul 53,4% totale) si informino sui luoghi naturalistici da visitare e solo 2 su 10 sulle escursioni per scoprire appieno le meraviglie del territorio, emerge il bisogno di diffondere maggiormente l’offerta legata al prodotto “natura” dell’Italia.
Una volta a destinazione, la ricerca si fa più attiva tant’è che quasi 6 turisti su 10 (58,6%) utilizza smartphone e tablet per cercare informazioni su:

  • spostamenti sul territorio (52,9%);
  • recensioni (48,9%);
  • prenotazioni di ristoranti (22,1%);
  • visite guidate (21,3%);
  • escursioni e passeggiate (17,1%).

Mentre gli stranieri, non essendo pratici del territorio, puntano su informazioni relative agli spostamenti (56,1% rispetto al 49,1%), gli italiani cercano maggiori spunti per escursioni e passeggiate (18,7% rispetto al 15,8%).
La maggior parte dei turisti ha scelto di pernottare in hotel, con scelte molto diverse riguardo la classificazione delle strutture (hotel a 3 stelle per il 25,3%, a 4 stelle per il 12,8% e a 2 stelle per il 12,2%), a cui seguono i B&B (13,8%). Questa è annoverabile tra le differenze tra italiani e stranieri: se gli italiani optano per lo più per i 2 stelle (17,5%), gli stranieri, che hanno redditi più elevati, preferiscono gli hotel a 4 stelle (16,5%)

 

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